| -Chi ha lasciato aperto, qui? – disse l’infermiera spingendo il carrello dei medicinali nella stanza 19. Fernanda nel suo delirio credeva di veder avanzare sua nipote, quella più giovane, ma non si ricordava mai il suo nome e accolse l’infermiera con un sorriso smisurato. - Chi ha lasciato aperta questa porta? - Fernanda, ecco le sue pillole... - Sì, bela, sì bela - disse la vecchia dagli occhi grandi, azzurri e folli.
L'essere lontano, nell'altro letto, avvertì presenze.
- Ma tu hai pianto, bambina... disse l'infermiera. Le si avvicinò, asciugò le sue guance, le accarezzò i capelli.
Le sistemò il letto, le bagnò le labbra e poi, contando fece scorrere trenta gocce di medicinale nel flacone della flebo. L'antro si rischiarò come per un lampo e improvvisamente lei riuscì a vedere le sue mani, mani stanche, abbandonate, dall'altra parte del mondo.
Entrò Sara, nella stanza 19. Sara, la nipote più giovane di Fernanda. Ma Fernanda non si ricordava mai il suo nome. Sara portava una borsa di plastica piena di cose. - Ti devo lavare e cambiare, nonna, svegliati.
Caffè per avvoltoi. Non era naturalmente scritto così, fu la barista che se lo disse mentalmente mentre preparava le due tazze. Ascoltando i loro discorsi sui caffè di quelle mattine aveva incominciato a capire che cosa c’era di losco in quei due. Il bar era affollato, sul banco, una sull’altra stavano le due cartelle marrone. I due loden in piedi, uno di fronte all’altro, parlavano a bassa voce.
- Hai preparato il contratto per la nipote della stanza 19? - Sì, oggi porta i soldi. - A che ora? - Fra poco, alle undici… - O.K. Allora incassiamo e via. - Non aspettiamo le tre? - Perché? - Quello della 25 ha detto che porta il resto dei soldi, sono tremila… - No, no, mi sento il fuoco al culo, qui. Mi sa che Soranzo non è qui per caso. - Andiamo, sono le undici.
Quando i due entrarono lei percepì subito il profumo, il profumo del principe, sì, il suo principe era lì. Cominciò a correre ma non trovò subito la strada…
Edited by hadele dadaumpah - 9/2/2009, 00:47
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